Sardegna: Malloreddus alla Campidanese
400 gr Gnocchetti Sardi 300 gr salsiccia 300 gr passata di pomodoro 200 gr di formaggio Pecorino Sardo fresco 50 gr cipolla 30 gr olio extravergine sale
Sardegna: Malloreddus alla Campidanese. Sbucciate e tritate finemente la cipolla e lasciatela appassire lentamente in un tegame, insieme all’olio. Spellate la la salsiccia e sbriciolatela grossolanamente, unitela al soffritto di cipolla e fate rosolare per 15 minuti a fuoco vivace, mescolando spesso. Unite la passata di pomodoro, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa un’ora mescolando di tanto in tanto. Cuocete i malloreddus in abbondante acqua salata. Grattugiate il pecorino in una ciotola e aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta, quindi frullate con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema liscia e non pastosa. Scolate i malloreddus e uniteli al sugo di salsiccia direttamente in una padella e unite la crema di pecorino mantecando bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Servite i malloreddus alla campidanese ancora caldi. Nonostante la Sardegna è famosa per le sue spiagge ed il mare, molti dei piatti tipici del’isola sono “di terra”. I malloreddus sono presenti nelle cucine sarde da centinaia di anni. Sono una pasta fatta in casa a mano dalle massaie e la loro forma deriva dalla lavorazione: le palline di pasta vengono schiacciate contro il “ciuliri”, un tipico cesto di paglia. Si ottiene così una specie di conchiglietta di circa 2 centimetri, adattissima per raccogliere lo squisito sugo al suo interno. Nella ricetta storica, nell’impasto veniga aggiunto dello zafferano. Oggi, per rendere più universale il malloreddus, questo ingrediente non è più presente. Abbiniamo senza indugi ai malloreddus alla Campidanese un vino rosso corposo come il Carignano.